3D TECH

OpenAI o1 “Strawberry”: il nuovo LLM che punta al ragionamento complesso

OpenAI ha recentemente introdotto OpenAI o1, nome in codice “Strawberry”, una nuova serie di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) progettati per affrontare problemi complessi attraverso un processo di “ragionamento”. Nonostante questa descrizione possa indurre a pensare che si tratti di sistemi in grado di comprendere come farebbe un essere umano, è importante precisare che, pur essendo avanzati, questi modelli rimangono algoritmi probabilistici. Non si può parlare di vera e propria comprensione o di capacità di formulare opinioni autonome.

Vediamo come il modello OpenAI o1 si distingue dalle versioni precedenti, le sue potenzialità e i limiti che lo accompagnano.

Caratteristiche e potenzialità di OpenAI o1

gpt 01

GPT 01 – Nuovo LLM

Al momento, OpenAI o1 è disponibile in anteprima per utenti selezionati e integrato in ChatGPT sotto forma di due varianti: o1-preview e o1-mini. Questi modelli, analogamente alle versioni precedenti come GPT-4o e GPT-4o mini, si distinguono per la capacità di fornire risposte più accurate e complesse, anche se a scapito della velocità.

Uno dei principali miglioramenti riguarda la capacità di analizzare problemi in modo più approfondito. Il modello impiega più tempo per formulare risposte, cercando di simulare un approccio simile a quello umano, sperimentando diverse strategie per arrivare alla soluzione migliore. OpenAI ha condotto test che dimostrano come o1-preview sia in grado di superare esperti umani in campi complessi come la fisica, la chimica e la biologia. Anche le performance in ambito matematico e di programmazione risultano notevolmente migliorate.

Focus sulla sicurezza

Un aspetto cruciale su cui OpenAI ha posto l'accento è quello della sicurezza. Il processo di apprendimento dei nuovi modelli ha permesso di migliorare l'allineamento agli standard di sicurezza previsti, il che è particolarmente rilevante considerando le sempre più avanzate capacità dell'intelligenza artificiale.

Limiti di OpenAI o1

Nonostante le promettenti novità, OpenAI o1 presenta ancora alcuni limiti. Oltre alla velocità inferiore rispetto suoi predecessori, che è giustificata da una maggiore accuratezza delle risposte, il modello soffre di altre restrizioni tecniche:

  1. Non supporta il caricamento di file.
  2. Non può navigare sul web per raccogliere informazioni.
  3. Le API non supportano ancora funzionalità avanzate come l'uso di strumenti, le chiamate o lo streaming.
  4. Non eccelle in ambiti creativi come la scrittura stilistica o nella gestione di dati storici e biografie.

Inoltre, OpenAI o1 può ancora commettere errori, generare informazioni inesatte (le cosiddette “allucinazioni”) ed è particolarmente sensibile al contesto del dialogo. Infatti, il modello sembra funzionare meglio se la conversazione segue un flusso lineare e logico; in caso contrario, potrebbe impiegare più tempo per formulare una risposta.

Esempi pratici

Un esempio di applicazione pratica ha visto o1-preview impegnato nella creazione di un simulatore didattico utilizzando IA generativa e agenti multipli, in base a istruzioni complesse. Il modello ha fornito un codice dettagliato e un approccio ben strutturato, dimostrando una maggiore autonomia rispetto ai precedenti modelli, riducendo così la necessità di continue interazioni umane per correggere o migliorare le risposte.

In un altro test, o1-preview ha affrontato la risoluzione di un cruciverba complesso. Mentre altri modelli di IA fallivano per la mancanza di capacità iterative, o1-preview ha impiegato un processo di ragionamento più lungo, mostrando una capacità di revisione e correzione delle risposte quasi umana. Nonostante ciò, anche in questo caso, il modello ha generato un'allucinazione durante il processo.

Conclusioni

OpenAI o1 rappresenta un'evoluzione significativa nel campo dei modelli linguistici, grazie alla sua capacità di ragionare su problemi complessi e migliorare la sicurezza. Tuttavia, i suoi limiti attuali, come la lentezza e l'incapacità di gestire determinate funzionalità, ne riducono il potenziale per usi più generali. Si tratta di un modello promettente, destinato a migliorare con il tempo e a diventare uno strumento ancora più potente per sviluppatori e utenti finali.

Per chi desidera sfruttare al meglio questi nuovi strumenti, è fondamentale approfondire il loro funzionamento e conoscere i limiti attuali. Grazie per la lettura, continua a seguirci con in prossimi aggiornamenti!

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Filippo Baldini

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3D Generalist, Maker, 3D Scanning Expert, Visual App Developer, Web SEO Specialist, AI Artist & Prompt Specialist, Graphic Designer, Blogger, Copywriter, CEO of 3D Tech

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Passionate about digital technologies and with 16 years of experience in 3D modeling software, Filippo constantly experiments with and adopts new methods to provide high-quality services at competitive prices. A strong advocate of digital counterculture, he is always in pursuit of innovation and effective solutions.
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